Dottor K

i matti stanno proprio tutti fuori

gennaio 30, 2007

Minuti miracoli

Qualcosa sembra rinascere,
timidamente s’inclina
a quello spicchio di luce,
tepore della lieta terra.


Gentile si protrae
ed io la seguo, verso
orizzonti mai finiti
di sentimenti nuovi,


racconti banali,
ancora da scrivere,
su ciò che può succedere,

miracoli e sorprese
dell’inatteso sorgere
d’origine così abituale.

E nemmeno così lontano.

10 Comments:

Blogger Henry said...

una luce all'orizzonte...mi fa piacere per te!

p.s.
ho cambiato piattaforma del blog...pero' non riesco a commentare qui se non col vecchio google account...

1/31/2007 07:43:00 AM  
Blogger Dottor K said...

Bentornato Henry, ho dato un'occhiata alla tua nuova incarnazione ma preferirei per ora astenermi dal fare commenti...
Un abbraccio.

1/31/2007 08:58:00 AM  
Blogger artemisia said...

Mi vengono in mente le parole di una canzone:
...che il tesoro è alla fine dell'arcobaleno, e scoprirlo vicino, nel proprio letto piace molto di meno...

C'entra, non c'entra...

1/31/2007 10:09:00 AM  
Blogger Dottor K said...

Arte tu c'entri sempre lo sai e non cessi mai d'essere preziosa.

1/31/2007 11:35:00 AM  
Blogger astralla said...

a me questo post ricorda la primavera con tutti i suoi delicati miracoli. E' arrivata leggera la primavera anche dentro di te, mio dottore dell'anima! :)

1/31/2007 12:16:00 PM  
Blogger zefirina said...

i racconti mi incuriosiscono sempre ma i miracoli e le sorprese mi entusiasmano di più, che bello sentire il suono della speranza, fa affiorare un sorriso

1/31/2007 03:48:00 PM  
Blogger Dottor K said...

@Astralla & Zefirina:
mi (ri)scopro con le vostre parole.
E avete ragione voi la luce (ri)splende.

1/31/2007 04:04:00 PM  
Blogger Adynaton86 said...

Egregio dottore... la poesia mi ricorda tanto un viaggio alla scoperta dell'ignoto. Prima un piccolo barlume intermittente, poi l'inseguimento, infine gli orizzonti: stai riscoprendo te stesso oppure c'è qualcosa che ti sta aiutando a rivalutare delle situazioni? In ogni modo mi sembrano parole che guardano in avanti con spirito positivo, e per questo mi piacciono molto!

2/01/2007 01:10:00 AM  
Blogger Dottor K said...

L'idea del viaggio è qualcosa che in effetti mi accompagna quasi sempre, e questa va considerata una tappa che ha portato tante novità positive.

2/02/2007 02:15:00 PM  
Blogger Unknown said...

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8/26/2010 03:20:00 AM  

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gennaio 23, 2007

Speculari risonanze

Ho l’anima che muta,
intorno alla tua,
aggrovigliata ad arabeschi
inesorabili,
ed occhi che riflettono
pericolose confusioni.

Senza parole
mento con gli sguardi
in un gioco di molteplici
riflessi.
E’ l’indefinibile esistenza
è mutevole speranza
è totalità e assenza.

12 Comments:

Blogger artemisia said...

Questa poesia è liquida.

I riflessi speculari sull'acqua sono infranti dalle parole, che vi cadono come gocce formando cerchi più grandi, più piccoli, mutanti, confusi.

Come l'acqua, appunto.

1/23/2007 09:26:00 PM  
Blogger Dottor K said...

Una bellissima appendice Arte, davvero un immagine che si completa con le mie parole.
E ancora di più...

1/24/2007 09:17:00 AM  
Blogger zefirina said...

mi ricorda qualcuno

1/24/2007 09:27:00 AM  
Blogger Dottor K said...

spiegati meglio zefirina, non posso fare a meno di essere curioso...

1/24/2007 10:58:00 AM  
Blogger Adynaton86 said...

Nella prima parte vedo corde e liane, immerse in un vortice perpetuo che ingoia tutto dentro di sè... La tua poesia sembra parlare di un legame molto forte tra due persone che, pur lontane in qualche modo, non possono fare a meno l'una dell'altra. Come due oggetti di eguale portata, in modo che ciascuno faccia da contrappeso all'altro... silenziosamente. La trovo molto bella :)

1/24/2007 11:12:00 AM  
Blogger astralla said...

Ciao Martin...
A volte capita di legarci a persone con nastri neri di seta, fluttuanti e magnifici, ma sempre neri di cose non dette.
Capita anche di sapere esattamente quali sono i problemi ma non avere la voglia o la volonta di tinteggiare di nuovi colori la seta. E' questo che recepisco da questo tuo scritto. Raccogli la forza per liberare i colori che hai dentro di te e non aver paura di ritinteggiare la tua vita lasciando indietro le cose non dette e rimaste sospese come macigni in mezzo alle 2 anime.

1/24/2007 01:00:00 PM  
Blogger zefirina said...

caro dottore, mi ricorda una persona che ho molto amato e ahimè non riesco a dimenticare, me l'han fatto tornare in mente anche le parole: aggrovigliata, confusioni, assenza e la frase senza parole mento con gli sguardi.
eh si ho scoperto che ho vissuto 4 anni come in un film di cui ero regista e protagonista ma l'attore principale recitava due parti che non gli avevo assegnato io, una tipica commedia dell'arte si potrebbe dire se non che il finale almeno per me è stato tragico

1/24/2007 02:06:00 PM  
Blogger Dottor K said...

@tutti:
leggervi è sempre più gratificante, da questo punto di vista non posso che ritenermi, come e più di prima, davvero fortunato.

Nello specifico:

@Adynaton:
c'è davvero tanta verità nella tua interpretazione, nemmeno tu hai idea quanta. E soprattutto hai la sensibilità per coglierla, e la conoscenza per condividerla.
Grazie di cuore.

@Lara:
grazie per la solita splendida iniezione di vita che metti in ogni cosa!

@zefirina:
mi pare di capire che tu stessa abbia constatato quanto certi luoghi comuni siano lontani dalla realtà.
L'hia capito e e ne hai pagato il doloroso prezzo.

1/25/2007 12:18:00 PM  
Blogger astralla said...

Ci provo sempre a metterci di me...lo sai nevvero ;) ?

1/26/2007 04:35:00 PM  
Blogger *lapilli* said...

io credo di non aver mai mentito con lo sguardo, sai?

2/02/2007 11:26:00 AM  
Blogger Dottor K said...

Accolgo sempre con interesse qualche tuo commento Chiara e anche stavolta ne è valsa la pena aspettare.
Solitamente si usa dire "gli sguardi non mentono mai", una di quelle frasi talmente entrate nel linguaggio da essere accettate per buone a priori.
Eppure a ben guardare le cose non stanno proprio così, uno sguardo può essere una finestra su ciò che siamo, e per la nostra natura mutevole e in continua evoluzione, non necessariamente sono la rappresentazione vera di noi stessi.
E' un po' come il cielo pieno di stelle che forse sono già scomparse da milioni di anni.
Per un altro aspetto gli occhi sono considerati lo "specchio dell'anima" e se lo specchio di per sè è bugiardo, lo specchio può a sua volta deformare in maniera imprevedibile ciò che ci restituisce.
Come vedi dietro c'è di più...

2/02/2007 02:11:00 PM  
Blogger *lapilli* said...

Caro Martin,
non credo che uno specchio possa essere "bugiardo". Piuttosto può essere sporco, uno sguardo onesto & diretto, però, lo può pulire in brevissimo tempo.

Per quanto mi riguarda gli occhi riescono sempre a raccontarmi molto degli altri. Forse più di quanto vorrebbero.

2/02/2007 04:33:00 PM  

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gennaio 16, 2007

Inerti lumi

Gusci veleggiano
come vascelli
su luci e nebbie
tra le nostre lacrime,
fonti lontane
dello stesso fiume.


Portano questi brandelli
che risuonano di noi,
anche le gocce
degli ultimi sorrisi,
acqua che ci nutre,
incompletezza
spesa bene
al mercato
della solitudine.

Sorrido e piango
ed è così che vivo.

7 Comments:

Blogger artemisia said...

C'è una grande fragilità in quella prima parola: gusci...
tutta la fragilità e la poesia tenue dell'esistenza

e il cerchio si chiude ("vivo").

1/16/2007 09:35:00 PM  
Blogger Adynaton86 said...

La forza degli opposti che si attraggono: luci e nebbie insieme, sorrisi e lacrime. Credo che nel dualismo delle situazioni sia a volte troppo facile parlare del rimpianto piuttosto che del rimorso... è questo ciò a cui penso quando leggo gli ultimi due versi: mi suonano come un dato di fatto ormai assodato ed inestinguibile. Non esiste una possibilità di cambiamento? Non si può stabilizzare da un lato o dall'altro la situazione?

1/17/2007 12:43:00 AM  
Blogger Dottor K said...

@Arte:
l'esistenza che si trasforma in vita... in effetti non mi pare niente male.

@adynaton:
dai dualismi si genera movimento, a quale scopo fermarsi?
Penso che il sentirsi vivo sia proprio questo alla fine, riuscire a spostare sempre più in là gli orizzonti.
E poi stabilizzarlo da un lato può avere un senso ma dall'altro, quello della sofferenza?

1/17/2007 03:36:00 PM  
Blogger astralla said...

I nostri gusci, nostre difese, sono identici nello spazio ed il fiume, sempre lo stesso, porta comunque alla foce...
Vedo colori di buio e fiammelle riflettersi nella notte sul fiume...
Vedo unicità delle barche che nell'acqua galleggiano ma che da lontano si rivedono delle barche diverse e uguali dalla fiamma lluminata.
Vedo pianto. Vedo riso.
Vedo vita.
Ti abbraccio Dottore e ti ringrazio, perchè sempre tu mi lasci immagini di anima.

1/17/2007 11:10:00 PM  
Blogger PiB said...

ma il pianto e il sorriso degli occhi?

concordo con arte gusc-IO è una parola magica che sa di fragile protetto

1/18/2007 04:47:00 PM  
Blogger Dottor K said...

@Lara:
ed io ringrazio te che queste immagini arricchisci e completi :)

@Pib:
strane interazioni non c'è dubbio e la magia forse sta proprio in questo...

1/19/2007 10:06:00 AM  
Blogger Unknown said...

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8/26/2010 03:25:00 AM  

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gennaio 11, 2007

Coraggiosi inconsapevoli

Le ragioni
del malessere
le conosciamo tutti
e bene,
la ricetta
per la sofferenza
non è mistero
per nessuno.

Ma quel gesto,
l’attimo
che cambia
una vita,
è abisso
che intuiamo
solo a tratti
.

13 Comments:

Blogger astralla said...

Credo, mio caro, che quello che tu chiami gesto, quell'attimo che ognuno interpreta e vede in modo diverso è un abisso davvero che intuiamo solo quando ci lasciamo vivere senza intervernire...Lo intuiamo solo a tratti, fortuna che è così, quando la speranza ci abbandona per un attimo lasciando posto al buio della incomprensione.
Ti abbraccio forte. Come sempre.
E respira mi raccomando ;)
Lara

1/11/2007 05:29:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

Appena ho terminato di leggere il tuo componimento, mi si è parata davanti la parola "suicidio". Non so se sia un'interpretazione troppo azzardata ed estrema, ma... personalmente, il suicidio è la punta di un iceberg immerso all'incontrario in un mare gelato, e il perché è solo intuibile. Non so. Ad ogni modo, ha toccato delle corde molto in profondità, dentro me.

1/12/2007 01:31:00 AM  
Blogger artemisia said...

Io ho pensato invece a scelte meno drastiche, ma non per questo facili.

Leggendoti sembra che per te la sofferenza sia un piatto che ti prepari con cura. E mi riconosco.

1/12/2007 07:57:00 AM  
Anonymous Anonimo said...

pensa che a me invece del suicidio, il verso l'attimo che cambia la vita mi ha fatto pensare a un nuovo incontro, a un gesto verso e non contro di te, e abisso mi ha fatto pensare alle profondità insondabili del cuore

1/12/2007 10:25:00 AM  
Blogger Dottor K said...

@tutti:
Mi rendo conto solo ora delle molteplici sfaccettature delle mie stesse parole che emergono grazie ai vostri preziosi commenti.
E anche se dovrei esserci abituato è sempre una (piacevole) sorpresa.
Oltretutto sono argomenti di forte impatto emotivo, su me per primo, e dalle implicazioni complesse.
Le mie riflessioni verranno fuori quando ne avrò le idee più chiare.

@Lara:
l'assenza di speranza è davvero una cosa terribile in effetti, ne parli come se tu per prima un tempo ne avessi sofferto. E' bello vedere che ne sei uscita splendidamente.

@adynaton:
mi fa piacere aver potuto condividere tutto questo con te, anche se si tratta di emozioni tanto dure e dolorose.

@arte:
ci riconosciamo...

1/12/2007 10:34:00 AM  
Blogger Dottor K said...

@zefirina:
sei molto vicina alla mia idea originaria, quella che poi ha preso vita propria ed è diventata espressione.
Ed ora cerco di capirla anch'io.

1/12/2007 03:03:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

è proprio vero, Martin. Anche se mi sembra -a volte e a tratti- di riconoscere uno sguardo, un gesto che mi cambia la vita.

1/12/2007 03:07:00 PM  
Blogger astralla said...

Sai bene, mio caro amico, come tu sia vicino alla verità nelle parole di risposta che mi rivolgi.
Credo che animi molto sensibili difficilmente non affrontino momenti di questo tipo. Sicuramente le esperienze vissute mi hanno insegnato a sfruttare al meglio qualsiasi tipo di emozione, anche negativa. Arriverai anche tu a questa portentosa scoperta che ti permetterà di soffrire con saggezza.
Un abbraccio cristallino. :)

1/12/2007 03:14:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

un abisso che intuiamo solo a tratti...
e forse se lo intuissimo non riusciremmo comunque a tirarci indietro...

certe luci sono piu' forti di qualsiasi notte

1/14/2007 06:14:00 PM  
Blogger lucia said...

E' vero che la ricetta per la sofferenza la conosciamo tutti ma varrebbe la pena addentrarsi in quell'abisso sconosciuto per raccogliere qualche utile informazione. Tu che ne dici?

1/14/2007 09:46:00 PM  
Blogger Dottor K said...

@Chiara:
sono momenti speciali, di quelli che non si dimenticano.

@Lara:
in realtà ci convivo già abbastanza serenamente, in una serie di picchi e ricadute. Siamo sempre in viaggio.

@Henry:
l'importante penso sia non temere il confronto con quello che ci si pone davanti, qualsiasi sia la sua natura.

@Lucia:
io mi ci infilo costantemente in questi abissi, e a volte non si rivelano nemmeno tali. Visti dall'alto si confondono l'uno con l'altro.

1/15/2007 09:16:00 AM  
Blogger PiB said...

a tratti....come se fosse un alfabeto morse che cerchiamo di decifrare

.- -... .. ... ... --- / -.-. .... . / .. -. - ..- .. .- -- --- / ... --- .-.. --- / .- / - .-. .- - - .. .-.-.-

1/15/2007 07:39:00 PM  
Blogger Dottor K said...

...abisso che intuiamo solo a tratti.
Bentornato davvero PiB.
Si sentiva la mancanza delle tue visioni trasversali, eccentriche visioni come direbbe qualcuno.
In fondo si tratta solo di un problema di decifrazione...

1/15/2007 11:38:00 PM  

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gennaio 05, 2007

Aridi notturni

Mi sei mancata,
in maniere
che non so descrivere,
con la memoria
che vacilla e incespica
in questo giorno
gelido e salmastro,
acqua stagnante
e macchie d’ali rosa
sullo sfondo.

Mi sei mancata
nelle luci cieche
dei miei occhi
illuminate da scintille
di pensieri,
come le stelle
che mi bagnano tremante
in questa notte colma
d’ogni vuota assenza.

Mi sei mancata
e pur mi manchi ora
che il ricordo si fa bruma
e goccia di rugiada.
Mi manchi ancora
sotto questo primo
pallido sole
che mi saluta insonne,
ironico il sorriso.

Ed è finita,
pronta per ricominciare…

11 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Le tue parole sono pregne di malinconia. A volte mi domando che tipo di sentimento sia: negativo o positivo? Chi è a prevalere, la tristezza della separazione o la gioia del ricordo? Forse il segreto di questa sensazione è proprio nel suo essere bifronte, vive a cavallo dell'una e dell'altra sponda...

1/08/2007 02:14:00 AM  
Blogger Dottor K said...

Potresti proprio avere ragione.
Di sicuro c'è la tua capacità di cogliere certe pieghe nascoste, certe variazioni e sfumature.
E soprtattutto grazie per aver condiviso queste tue riflessioni.

1/08/2007 09:45:00 AM  
Blogger artemisia said...

Non so se gli ultimi due versi sono una promessa o una minaccia, ma può darsi che sia appunto questo il problema...

1/08/2007 12:44:00 PM  
Blogger astralla said...

La mancanza è la fonte di ispirazione tra le maggiori...e l'amore è l'altra...
Un abbraccio dottore, a te che sei il mio dottore preferito ;)
Ps. ho capito or ora qual'era la promozione...Grazie!!! :D

1/08/2007 01:30:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

mi manchi in queste lunghe ore..
mi manchi in questa notte buia..
mi manchi.. come sempre.

1/08/2007 05:58:00 PM  
Blogger lucia said...

Ed è così! Nell'assenza è della memoria che abbiamo più bisogno.

1/09/2007 01:20:00 AM  
Blogger Dottor K said...

@Arte:
è il giro di giostra che riprende coi suoi alti e bassi, l'alternarsi di giorni e notti con tutto ciò che ci riservano.
E come dici giustamente invitante e minaccioso insieme...

@Astralla:
troppo buona... ho fatto solo quello che sentivo da tempo di fare :)
La vera "promozione", quella più importante, quella che non si vede è quella dei nostri cuori.
E non ha bisogno di parole.

@lunabianca:
luna e stella, benvenuta misteriosa presenza... o dovrei dire bentornata?

@lucia:
e che mi dici dell'ambivalenza della memoria? E fino a che punto è affidabile? Fino a che punto le distanze distorcono le prospettive?

1/09/2007 09:46:00 AM  
Blogger astralla said...

Grazie.
Di nuovo.
In silenzio e senza parole se non nella luce degli occhi.
Un sorriso.

1/09/2007 10:11:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

mancanze, ricordi... a volte il cuore mi si stringe al pensiero di quanto mi manca e nessun ricordo viene a soccorermi anzi mi fa sentire di più l'assenza

1/12/2007 10:28:00 AM  
Blogger Dottor K said...

@zefirina:
purtroppo non penso si possa fare molto, non si può combattere le proprie emozioni.
Al limite si può imparare a convivere con quest'assenza e provare a usarla come base per ricostruire. Facile o difficile che sia siamo obbligati a provarci.

1/12/2007 12:06:00 PM  
Blogger Unknown said...

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8/26/2010 03:21:00 AM  

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gennaio 04, 2007

Labirinto

Non sono,
m'abbandono,
non so più chi sono.

Ma cautamente mi ricerco.

6 Comments:

Blogger artemisia said...

splendidamente cado
(...)
sfumo con le rotaie
e dissolvendomi
cerco

1/05/2007 08:46:00 AM  
Blogger Dottor K said...

@Arte:
bellissima gemella...

1/05/2007 09:34:00 AM  
Anonymous Anonimo said...

io mi sono ritrovata.
Con calma...ce l'ho fatta.

1/10/2007 05:01:00 PM  
Blogger Dottor K said...

Eppure Chiara ho sempre l'impressione che passiamo tutti molto tempo a inseguire noi stessi...

1/11/2007 11:34:00 AM  
Blogger Valia said...

questa mi piace ^_^

buona anno!

1/12/2007 07:58:00 PM  
Blogger Dottor K said...

Mi fa piacere Vale. E bentornata!

1/15/2007 08:51:00 AM  

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