Dottor K

i matti stanno proprio tutti fuori

gennaio 28, 2008

Giochi di prestigio

Ho trovato
il me stesso
che ero,
dietro nubi
e bellissime note.

Dentro
m’osservo
e dall’alto,
forse sospeso
a mezz’aria.

Luminose
d’anime
m’adorno,
e sereno
m’inchino.

8 Comments:

Anonymous Anonimo said...

effettivamente ti riconosco. riconosco la tua natura,
tu sei allegro ed appassionato. anche sotto il vestitino da milanese diffidente disincantato
e con l' ansia di corsa da milanese.
chissà se riuscirei mai a trasformarmi in una milanese pure io, che pure in germania ero molto felice. minimominimo devo farmi bionda e devo dire" senti là che roba, oppure ogni due per tre, oppure non ciurlare nel manico:)"
la vedo dura dottò.
ma che ci fai ancora qua dentro?
lo sai cosa ne penso.
madò più mi leggo il festival del buonismo e la munnezza a cielo aperto dei sentimenti esibiti e sviliti e meno ti ci vedo.
se hai voglia di emozioni forti vieni in mezzo a noi selvaggi a fg e bari e vedrai che certa arte non è nemmeno l' imitazione della natura. manco pè gnente dottò.
le cose importanti e le persone importanti stanno sulle dita di una mano,non si spiegano e si tengono semplicemente strette.
te la sai tenere stretta tu una persona?
la domanda è solo questa.
non parlare assai della tua anima che ti sfugge via.

salutamm' nordista.

1/30/2008 09:07:00 AM  
Blogger Dottor K said...

Il punto fondamentale sta nella capacità di percepire ciò che eravamo e ciò che siamo ora, senza rimpianti e senza nostalgie.
Ci dà il senso del percorso compiuto e la direzione verso cui ci muoviamo.

2/01/2008 09:12:00 AM  
Anonymous Anonimo said...

il punto fondamentale sta nel percepire ciò che vogliamo.
se ce lo sognamo e basta o se esiste.
o se ce lo sognamo perchè esiste.
e, segnatamente, cosa facciamo per prendercelo, arrivarci o costruirlo.
di qualunque cosa tu parli,
e qlq cosa tu sia stato, risale ad anni fa.
è morta e sepolta nelle sabbie del tempo, e come se non fosse mai stata.
vive nel ricordo e nella mistificazione del ricordo, è il porto tranquillo di conforto dove rifugiarsi ma non tanto da farsi prendere dal latino taedium.

che era grave quanto un peccato mortale e quanto la cupio dissolvi.

quanto a me, potevo essere 300 cose che non sono, per il semplice fatto che non ho imboccato alcune strade, o seguito certe persone.
e sono stata 300 altre cose.
non ci penso più.
non sono più quella.non sono mai stata quell' altra.
nella polvere del già stato e del mai stata, si equivalgono.
è tutto perfetto nel ricordo come una rassicurante favola della buonanotte.
sta bene dove sta, e cioè lontano da me.
il percorso e la direzione sono 2 cose molto diverse.
ma assai.

2/01/2008 01:28:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

guarda che bella poesia ho trovato martin, nel mio virtuoso sabato sera passato a leggere invece che nel solito modo barbaro.

la mia candela brucia
da entrambi i lati

non durerà tutta la notte

ma amici miei
e miei nemici
come è splendente la sua luce

2/03/2008 11:28:00 AM  
Anonymous Anonimo said...

Bello sentirti volteggiare sereno...Sono felice di sentire vibrare le tue note pure...Ti abbraccio

2/08/2008 02:35:00 PM  
Blogger Dottor K said...

@Lara:
sembra un miracolo vero?

2/08/2008 04:08:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

secondo me questo si è fatto più di una canna...

2/17/2009 03:18:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

secondo me questo si è fatto più di una canna...

2/17/2009 03:20:00 PM  

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