chi vorrebbe caricarsi di grossi fardelli imprecando e sudando sotto il peso di tutta una gravosa vita, se non fosse il timore di qualche cosa, dopo la morte-la terra inesplorata donde mai non tornò alcun viaggiatore- confonde la volontà, e ci fa piuttosto sopportare i mali che abbiamo, che non volare verso altri che non conosciamo? così la coscienza ci fa tutti vigliacchi, così la tinta naturale della determinazione si scolora al cospetto del pallido pensiero. e così imprese di grande importanza e rilievo per questo riguardo deviano il loro corso e perdono il nome di azione.
traduzione pedestre col mio inglese ormai da totò e peppino nonchè di pronuncia pugliese. angela.
La citazione in effetti (mi) calza a pennello. Agire e fare sono concetti molto simili e, per come la vedo, la differenza riguarda la consapevolezza che ci sta dietro. Fare può essere qualcosa di meccanico che non implica necessariamente un pensiero. Agire è una questione di volontà, qualcosa di molto più dinamico. Ma ripeto queste sono considerazioni del tutto personali.
Azione e cura contro l'assenza di sè...Azione nel movimento, nel sudore della fronte, nei colori...Cura nei particolari, nell'odore del pane appena fatto, nel rumore del mare sulla battigia, nella rugiada sul viso nel primo mattino. Riappropriati di te attraverso i particolari che non possono che farti sentire che sei VIVO. Non perderti nella superficie... Tornerai più forte... Anche per noi.
dopo aver vinto la gara delle citazioni altrove,mio caro dottore mi sa che sei l' unico disposto a tenermi. meno male non hai l' illusione di tenerti l' orticello piccolo borghese dove tutti scondinzolano. e neppure hai bisogno dello specchio da biancaneve che ti dice quanto sei bello. del resto, mi sono divertita a vedere che pure i nobili di sangue perdono l' aplomb e diventano stizziti come pescivendoli. ti prego, insegnamela tu l' educazione, che io sono abituata alla feccia. del resto, qua la sediolina da prima della classe non è già occupata, sbaglio? angela.
@Lara: mettersi in gioco vuol dire anche osservarsi da punti di vista diversi e a volte può essere un'esperienza che disorienta. Ma è qualcosa a cui non rinuncerei mai.
@Angela: non mi sono mai posto la questione di come gestire spazi e luoghi o di come relazionarmi con chi ha qualcosa da dirmi. Mi limito a condividere quel poco che posso attraverso le mie parole. So che quello che scrivo lo senti molto vicino e questo mi incoraggia a continuare su questa strada. Come ho sempre fatto d'altronde.
no enrico, non esagero. sono franca. io sono una persona che si espone e si mostra per quello che è. alle mischie vere ci sono abituata,e ti garantisco che sono più dure. del resto, siamo tutti grandicelli e senza ciuccio spero. sai qual è il problema? che relazionarsi agli altri vuol dire necessariamente mettersi in discussione. può accadere di essere battuti e di sentirsi dire cose spiacevoli, di non tollerare alcune cose. bisogna essere molto sicuri di sè per confrontarsi davvero senza sentirsi sminuiti o giudicati. come si vede, io mi conosco nel bene e nel male, e sono sicura di me.con martin litigo da sempre in modo furibondo, ma ha l' intelligenza di non sentirsi minacciato da me.visto che parliamo tanto di filosofia, applichiamola. a me mi mangiano viva se dormo in piedi. e le persone che mi dicono le cose in faccia le ringrazio sempre. quindi ringrazio anche te. angela.
mah...sara' che io non sono abituato alle mischie vere pero' francamente mi sebra che i toni usati in questa situazione siano stati un po' eccessivi, al limite della buona educazione mi verrebbe da dire ma forse e' al limite solo dell'educazione che ho ricevuto e non in senso generale. poi parli di "sentirsi battuti" o "vincere gare" come se si parlasse davvero di guerre e anche questo mi lascia interdetto. essere sicuri di se non dovrebbe voler dire offendere ma forse anche qui mi sbaglio, del resto che ne posso sapere io che da buon nobile (decaduto) ho bisogno di specchi che mi dicano quanto sono bello?
che devo dirti enrico, io nobile non sono per niente. anche se abito in una casa baronale. sono una persona estremamente educata però, e non colpisco mai per prima. credo che la questione si riduca ad aver sovvertito un pò di gerarchie ed aver detto francamente troppe cose. sono abituata all' autocritica feroce, e ti garantisco che serve nella vita. quanto a me , se uno mi dice sempre che ho ragione infallibilmente, è per certo uno che mi tratta da scema.non sono abituata ad allinearmi, nè a star zitta per opportunità. potevo dare ragione a tutti e non rompere le scatole e saremmo andati sempre d' accordo. per il resto, mi riconosci che ho sempre dato un contributo importante fino a quando ho potuto e saputo.non voglio aver ragione per forza, ma credo di essere nella ragione.
@Henry: a cosa ti riferisci quando parli di esagerazione? Te lo chiedo nella maniera più pacata possibile in quanto parli di offese e di maleducazione e non capisco davvero a cosa ti riferisci.
martin mi aveva spesso avvertita del fatto che il vostro spazio non fosse davvero libero e liberale come credevo. e mi rimproverava spesso di essere troppo fiduciosa e di guardare all' apparenza. devo ammettere che aveva ragione. io invece passavo il tempo ad accusarlo di essere troppo orso e scontroso, troppo prevenuto.
Io solo non capisco che c'entra questa discussione con il messaggio di Martin...Cosa c'entrano rabbia e toni rabbiosi...o arzigogolati scambi di battute simili a duello...Forse sono io che non capisco...non credo sia questione di limitato liberalismo, solo non trovo in questo "dialogo" quello che credo sia l'essenza del dialogo con Martin. Quindi chiedo a te, Dottore...Mi sono persa qualcosa? Ti abbraccio forte.
In effetti Lara vorrei capire anch'io cosa mi viene rimproverato. A volte i discorsi si incrociano in matasse incomprensibili e tutto diventa vero e pure il suo contrario. Ogni contributo che possa fare chiarezza è il benvenuto. Nell'attesa, posso solo ribadirlo, continuerò a mantenere la condotta che ho sempre tenuto e a mantenere vivo questo dialogo con chi ne avrà voglia, in maniera serena e tranquilla.
mannaggia a te dottore, dovevi dirmelo prima che avevi scritto il blog. dovevi lasciarmelo trovare prima. e istruirmi per bene sulle regole del gioco virtuale. molte cose sarebbero diverse ora se ti avessi trovato prima.
cosa ne pensi, mi hanno scritto pure una poesia. inizierò a montarmi la testa se mi scrivono poesie gli uomini. decisamente la spina dorsale è attributo meno frequente della vanagloria. e io di monumenti di vanagloria che non ne sopportano altri più alti di loro ne conosco tanti. tutto per un pò di latino pensa te.. sai che c'è scritto nella repubblica di platone?"chi controllerà i controllori?" la citano tutti e non la legge nessuno. ad ogni modo, io la classe l' ho sempre ammirata al sommo grado. ma tu mi conosci.
mancherà più a me il tuo blog, credimi. te lo dico da amica, compagna di banco, confidente, nemica sconosciuta, sorella quasi.tu per me sei tutto e il contrario, di tutto di più come la rai...ma è ora di chiudere credimi. scrivi per te stesso. azzera tutto, ricomincia tutto. mi mancherà il filo rosso di tante mie giornate in biblioteca, a studio. di ozio, allegre, ingombre.stanche energiche, sfiduciate. prima e dopo tante battaglie. mi mancherà questo punto di inizio e di approdo. come traslocare e cambiare casa.o vederla bruciare. perdere tutto. non aver paura di cambiare. io ci sono sempre, la mia consolazione non sono le tue parole e il campo di battaglia ci aspetta fuori. là si perde e si vince davvero. ti bacio le mani,in fondo sono terrona. angela.
mah angela, io non credo che sia questione di latino, né di vanagloria né di poesia o di primi della classe. a parte che io non c'avevo capito nulla finché la cosa non ha degenerato, comunque mi sento di dire che la questione è più quella delle regole del gioco. te lo dico perché io stesso mi sono trovato spesso, in passato, dalla tua parte. la rete e la blogosfera sono mondi strani, io stesso ne ho criticato spesso il conformismo, l'auto-referenzialità, il narcisismo di fondo che muove molti che vi scorrazzano dentro in vario modo. però lasciati dire che tu, come me e come tutti, non sei diversa dagli altri. semplicemente ti ci sei buttata a tuo modo, con passionalità ma anche ingenuità, e ti sei creata un tuo spazio, un tuo ruolo. ma non esagerare la portata di certe cose, alla fine siamo tutti estranei che si comunicano cose profonde in modo spregiudicato ma anche un esercito di specchi monologanti. poi tutto finisce sai, ognuno torna alla sua vita e di tutto questo può rimanere nulla o qualcosa. grandi amori e grandi amicizie si infrangono in due secondi sullo schermo luminoso. lotte di classe, perversioni, vaffanculo-day, poesie, simposi, citazioni, cene sociali, tutto si può fare ma tutto può frantumarsi in un attimo perché gli estranei non hanno codici comuni. per quelli ci vogliono durata, profondità ed estensione. guardati intorno mentre leggi queste parole, davanti al tuo schermo. vedi una di queste tre cose?
franci tu a me sei molto molto simpatico.e credo di esserti piuttosto simpatica pure io. fuori e dal vivo sono molto peggio di così e pure assai meglio. credimi, dal vivo ti sarei piaciuta assai. ancora di più. mi rendo conto di essere sicura di me fino a rasentare la presunzione. ma se uno mi dà torto, io non me la prendo, nè mi sento sminuita, nè mi sento giudicata. se poi apro uno spazio dove si parla di filosofia e si pretende di fare discussione, non devo prendermela. è la regola. questione di civiltà, e di cervello in fondo. di non essere piccolo borghesi che si portano le loro insicurezze fuori e ovunque.se uno utilizza un codice ed un modo diverso dal mio io cerco di capirlo e non mi irrigidisco. ti parlo molto sinceramente altrimenti è inutile parlare. non sono diversa agli altri .assolutamente no, ma se mi metto in un post dove si parla di passato parlando con aforismi la mia testolina mi dice che si gioca alla citazione più pertinente. che il gioco è un gioco e lo si capovolge. quanto alla mia ingenuità, posso dire solo che di me emerge il carattere,la testardaggine forse, ma il resto era calcolato.e bene. non posso credere con un minimo di coerenza intellettuale e di senso della realtà ad una persona che scrive post su gente che le cade ai piedi di continuo. donne , uomini, registi. e ce lo racconta come se dovessimo crederle senza esercitare la critica. ho fatto quindi pure io la parte della donna fatale, raccontato balle(mica credevi raccontassi cose vere?). e infatti sono saltati i nervi a tutti e a chi di dovere per prima.e mi sono beccata battutacce davvero vigliacche sui filosofi al rogo e le palline da ping pong. e a me la gente vigliacca non mi piace. perchè la prima della classe rompe l' anima a tutti e non solo a me. io ho tutti i difetti del mondo, e ci vorrebbe tutto un blog per scriverli e commentarli,fra l' altro sono una che si diverte a provocare. e non ho paura di nessuno, alla feccia ci sono abituata davvero. pure se vengo dai quartieri alti. quanto alla durata profondità ed estensione le ho sperimentate qui dentro e fuori. in entrambi i contesti possono saltare in 2 minuti, ricostruirsi, mettersi in discussione.lo spazio che occupo è di una persona a me carissima, l' uomo che ho amato di più nella mia non lunga ed ingarbugliata vita. ci siamo trovati per caso e ci siamo conosciuti litigando sempre e comunque.nel nostro caso specifico, trovo la facilità a comunicare di 2 persone in fondo uguali. a me se mi mandi a quel paese non sbatto i piedi a terra, e se mi argomenti per farmi capire che ho torto ti ringrazio. e se giochi perchè stiamo giocando mi diverto con te.hai fatto molto bene a rispondermi, mi confermi che su di te ho visto giusto. peccato che io non ti abbia trovato fuori. e che tu non abbia trovato me.dal vivo sembro quasi civile.
quanto hai ruoli, non ne ho. nè qua, nè fuori. ma se giochiamo gioco pure io e non è detto che perda. e la mia la dico ovunque. per il resto, sono la ragazza più normale del mondo e preferisco imparare piuttosto che insegnare. le soddisfazioni, le rassicurazioni e le scarpate in bocca me le prendo fuori.se mi sento frustrata me ne vado due ore in palestra.e fuori di qua il mio lusso massimo non è certo una disputa dotta. tant'è che sui blog sono davvero l' ultima arrivata. ma non ero così scema e così sprovveduta da non sapere di giocare in casa e con regole altrui,so perdere. so bene quali siano i tuoi doveri di lealtà e di amicizia e credimi, li capisco. in fondo in fondo io credo tu mi dia ragione. e per questo parlavo tanto di libertà ed onestà intellettuale. il vero cifrato richiamo era quello.
il primo blog che ho visto è stato questo. mi ha fatto incazzare da morire e piangere. ho strillato e mi sono lamentata. lo trovo perverso e brutale. ma è un' arena come tante e ci si può comportare bene e male ovunque, persino di fronte allo schermo. quindi non mi calza la predica sulla vita reale sai. è un' arena, una vetrina, un paesaggio composito.una mistificazione continua, un gioco di ruoli e di forza.come fuori. anche una gara a chi la spara più grossa. come dissi altrove, alla fine ci siamo dentro noi. facciamo i gladiatori, facciamo i dotti pensatori, facciamo i pescivendoli che si mandano a quel paese. so fare pure la gara delle battutacce sai. ma non facciamo i pupazzetti che ballano alla musichetta del carillon caricato a molla.
secondo me scambi un blog per un forum. un blog non è un'arena, è uno spazio non simmetrico e non paritario. è uno spazio personale ancorché pubblico ma solo perché tutti lo possono leggere. già i commenti possono essere cancellati dal gestore e anche da chi li ha scritti (solo se è loggato però), così come è facoltà del gestore di bloccare i commenti anonimi. questo almeno in blogspot perché già la fogna (pardon la piattaforma) splinder è diversa, lì solo il titolare può cancellare e non chi scrive, però lì si possono bloccare facilmente singoli nick e impedire gli anonimi e molte altre funzioni prevalentemente finalizzate a difendere il blog e il suo autore da interventi molesti di vario tipo. secondo me, se cerchi davvero un confronto e un dibattito intellettuale, potresti andare su un qualsiasi forum tematico. ce ne sono molti su google e anche altrove, sugli argomenti più disparati. lì tutti se ne dicono di ogni e al massimo c'è un moderatore che contiene alcuni eccessi. sempre che non sia coinvolto lui stesso perché allora non modera più nulla ed esercita il suo potere a piacimento, sempre però avendo il merito di aver creato quello spazio e il diritto di gestirlo come più gli pare e piace. a me è capitato proprio un caso di questo genere ed è finita a lettere di avvocati. dunque pane per i tuoi denti. ma attenzione, così si finisce in un attimo nel reality show, o a porta a porta, tutti che urlano e litigano dandosi addosso sul personale e nessuno che ascolta più nulla, nel nostro caso nessuno che legge. anche questa discussione, se ci pensi bene, a quanti pensi che possa interessare? 5 al massimo, direi, ma gli altri? anche gli altri leggono e diranno uff ma di che parlano questi, ma che c'entra col vicolo cieco del dottor k, anzi c'è Astralla che ha scritto proprio questo. no? forse dovremmo parlarne fra di noi, se ne abbiamo voglia e ammesso che serva a qualcosa, visto che agli altri non glie ne può fregà di meno... anche tu però, continui a parlare di vedersi, telefonarsi, scriversi ma non hai neanche uno straccio di indirizzo mail reso pubblico. anch'io peraltro, in questo momento, ma quando ho conosciuto le persone di cui sopra (2 di quei 5) sì che ce l'avevo ed ora non ce l'ho più perché non mi interessa, tutto qui.
il foggiano non lo sai franci. si dice statt' buon e ndt ngujann'. è una ammonizione scherzosa e la apprezzo.io sono buonissima e calmissima credimi.del resto passo la mia giornata a dare e schivare bastonate eil tempo libero a riprendermi dallo sbattimento e figurati quanto mi può interessare misurarmi per il gusto di menar mazzate. solo che provocata rispondo. e conosco i limiti, perchè conosco come è fatto l' animo umano e la vil razza dannata dei miei quasi colleghi. la mia mail puoi chiederla ad enrico che mi mandò l' invito per il ritrovo di settembre. sempre che non dia in escandescenze al solo sentire il mio nome.quanto ai blog,il solo che mi interessa davvero è questo. perchè il suo proprietario mi è caro. anche se lo prego da tempo di chiuderlo perchè mi piange il cuore vederlo chiuso qua dentro. è un mondo di testardi, questo almeno si è capito.
raramente do in escandescenze io e quando lo faccio, prima di farlo, mi preoccupo sempre di verificare se i motivi per cui sto per farlo siano reali o solo mie farneticazioni dovute ad un eccessivo egocentrismo.
io faccio cosi' e consiglierei anche a te angela di farlo. ti risparmieresti figure non proprio da signora come quelle in cui ti stai crogiolando da un paio di giorni per non aver avuto l'accortezza di domandare se la battuta sul filosofo gettato dalla finestra si riferisse o meno a te.
vedi cara angela, nonostante tu sia convinta del contrario, il mondo, reale o virtuale che sia, non gira intorno a te e la battuta per cui ti sei scaldata tanto offendendo a destra e a sinistra (senza chiedere spiegazioni) non era affatto rivolta a te. ma questo a te non importa vero? ti sei sentita offesa e giu' a sparare mazzate per ristabilire l'ordine. chissa' se ora che sai come son andate le cose veramente ti verra' voglia di fare quello che io farei al tuo posto: chiedere scusa.
io la tua predica enrico la ascolto e me la tengo. come si dice, del senno di poi sono piene le fosse. e a posteriori è un pò difficile ristabilire le parti e la ragione. che io sia egocentrica o meno, o che mi sia divertita ad esserlo e provocare tutti, il risultato non cambia.che il gioco delle parti ha durato fino a quando la presunzione media era livellata ad una media condiscendenza reciproca. il gioco dei nobili e dei titoli non l' ho iniziato io, nè ho pretese di dirti se sei un signore o meno. quanto a me, puoi trovarmi a parlare di poesia greca(con più competenza di quanto ho visto ovunque) ed in foggiano.la mia sola vera perplessità, poco signorile e molto dogmatica invero è una.se chiunque scriva uno spazio pubblico perchè accessibile al pubblico si renda poi conto che lanciare qlc cosa nel mondo virtuale significa lanciare in fondo un sasso nello stagno. va a fondo subito oppure si allarga in cerchi. qlc cosa tu scriva, chi hai di fronte la recepirà a suo modo, cogliendoci il senso le contraddizioni, le provocazioni. potrà crederci o meno. interpretare. dire il contrario. del resto, mi pare che sebbene tu sia assai più signore e moderato di me, nella discussione ti ci sia lanciato quanto me. che sapevo bene dove mi cacciavo credimi. il che dimostra l' assunto iniziale. che l' animo umano è più o meno lo stesso ovunque e se manca lo spirito diventa nè più nè meno che un duello qlq conversazione.tanto che la battuta sulle escandescenze era un modo per prendermi in giro da sola e non lo hai capito neanche tu.eh,l' istinto domina il cuore umano anche dietro uno schermo asettico. tanto che solo francesco ha raccolto la mia provocazione per quello che era e si vede. mi sa che le scuse dovrebbero essere reciproche almeno. credimi, che girare la frittata ed intuire le provocazioni è il mio mestiere.
A me pare che stato occupando semplicemente uno spazio delicato che non è vostro, come non è mio, senza rispetto per il proprietario. E mi pare anche che in questo modo qualcuno sforzi i limiti e indirizzi altri verso scelte non sempre sue. Perchè non passiamo oltre e aspettiamo che il legittimo, e altresì valido, proprietario del blog ritrovi il suo spazio di analisi, commento e pensiero? E' giusto il dibattito ma quando prende una strada tutta sua, che nulla centra con il luogo in cui si trova, forse è il caso di cambiare direzione.
hai ragione lara. faccio le mie scuse a tutti, mi tocca e non mi pesa. la maleducata poco signora e incivile supponente sono io. il proprietario lo conosco e se volesse parlerebbe credimi. lascio a ciascuno la domanda sullo spazio condiviso, abusato, occupato. o semplicemente riempito. è il nocciolo della questione .scusami doctor lo so che odi che chiacchiere sofistiche.
Dico la mia anch'io ovvero quello che so, quello che mi riguarda, anche se non è molto. Visto che non alzo la voce probabilmente non avrò risposta. Quello che posso dire è che senza essere stato offensivo e maleducato sono stato "gentilmente invitato" a cambiare aria. E questo in uno dei luoghi che si fa vanto d'essere un salotto di amici che conversano. Sono stato successivamente accusato di esagerare ma non ho avuto spiegazioni. Si fa presto a pretendere scuse e a dispensare consigli ma sarebbe bene ci fosse la stessa premura nell'articolare meglio le proprie accuse. Rimango in attesa.
@Lara: come vedi ci sono cose che sfuggono anche a me ma sono fiducioso che prima o poi si chiariranno. Capisco bene il tuo fastidio nel vedere che piega hanno preso certi discorsi e ti ringrazio per aver voluto rimediare a tutto ciò. Se ho lasciato fare senza intervenire è perchè mi sono reso conto quanto questi discorsi fossero sentiti, quanta passione ci fosse dietro.
@Angela: non so che farò di questo spazio in futuro, dipende da molte cose. Ma ho letto con attenzione quanto hai scritto e conoscendoti so esattamente cosa ti ha mosso e cosa c'è dietro a tutto questo. Benvenuta qui lo sarai sempre.
antonio, sei tu lo specchio più specchio di tutti. visto che in questa discussione non c' entri una cippa. non trovi? sloggia va, che fai una figura migliore. au revoir, angela.
a proposito doctor, hai visto quanta gente calca il tuo blog per il puro piacere di buttarsi nella mischia? e di dirmi quanto sono scostumata? gente che magari lo leggeva e non degnava di un commentino. o lo snobbava del tutto.decisamente il reality paga più della poesia anche su never never land. te lo dicevo io.
32 Comments:
chi vorrebbe caricarsi di grossi fardelli imprecando e sudando sotto il peso di tutta una gravosa vita, se non fosse il timore di qualche cosa, dopo la morte-la terra inesplorata donde mai non tornò alcun viaggiatore- confonde la volontà, e ci fa piuttosto sopportare i mali che abbiamo, che non volare verso altri che non conosciamo?
così la coscienza ci fa tutti vigliacchi, così la tinta naturale della determinazione si scolora al cospetto del pallido pensiero.
e così imprese di grande importanza e rilievo per questo riguardo deviano il loro corso e perdono il nome di azione.
traduzione pedestre col mio inglese ormai da totò e peppino nonchè di pronuncia pugliese. angela.
a proposito, quale sarebbe la differenza fra agire e fare. fra conquistare ed occupare?
La citazione in effetti (mi) calza a pennello.
Agire e fare sono concetti molto simili e, per come la vedo, la differenza riguarda la consapevolezza che ci sta dietro.
Fare può essere qualcosa di meccanico che non implica necessariamente un pensiero.
Agire è una questione di volontà, qualcosa di molto più dinamico.
Ma ripeto queste sono considerazioni del tutto personali.
Azione e cura contro l'assenza di sè...Azione nel movimento, nel sudore della fronte, nei colori...Cura nei particolari, nell'odore del pane appena fatto, nel rumore del mare sulla battigia, nella rugiada sul viso nel primo mattino.
Riappropriati di te attraverso i particolari che non possono che farti sentire che sei VIVO. Non perderti nella superficie... Tornerai più forte... Anche per noi.
dopo aver vinto la gara delle citazioni altrove,mio caro dottore mi sa che sei l' unico disposto a tenermi. meno male non hai l' illusione di tenerti l' orticello piccolo borghese dove tutti scondinzolano. e neppure hai bisogno dello specchio da biancaneve che ti dice quanto sei bello. del resto, mi sono divertita a vedere che pure i nobili di sangue perdono l' aplomb e diventano stizziti come pescivendoli. ti prego, insegnamela tu l' educazione, che io sono abituata alla feccia. del resto, qua la sediolina da prima della classe non è già occupata, sbaglio? angela.
@Lara:
mettersi in gioco vuol dire anche osservarsi da punti di vista diversi e a volte può essere un'esperienza che disorienta.
Ma è qualcosa a cui non rinuncerei mai.
@Angela:
non mi sono mai posto la questione di come gestire spazi e luoghi o di come relazionarmi con chi ha qualcosa da dirmi.
Mi limito a condividere quel poco che posso attraverso le mie parole.
So che quello che scrivo lo senti molto vicino e questo mi incoraggia a continuare su questa strada.
Come ho sempre fatto d'altronde.
ma non vi sembra di esagerare?
no enrico, non esagero. sono franca. io sono una persona che si espone e si mostra per quello che è. alle mischie vere ci sono abituata,e ti garantisco che sono più dure. del resto, siamo tutti grandicelli e senza ciuccio spero. sai qual è il problema? che relazionarsi agli altri vuol dire necessariamente mettersi in discussione. può accadere di essere battuti e di sentirsi dire cose spiacevoli, di non tollerare alcune cose. bisogna essere molto sicuri di sè per confrontarsi davvero senza sentirsi sminuiti o giudicati. come si vede, io mi conosco nel bene e nel male, e sono sicura di me.con martin litigo da sempre in modo furibondo, ma ha l' intelligenza di non sentirsi minacciato da me.visto che parliamo tanto di filosofia, applichiamola. a me mi mangiano viva se dormo in piedi. e le persone che mi dicono le cose in faccia le ringrazio sempre. quindi ringrazio anche te. angela.
mah...sara' che io non sono abituato alle mischie vere pero' francamente mi sebra che i toni usati in questa situazione siano stati un po' eccessivi, al limite della buona educazione mi verrebbe da dire ma forse e' al limite solo dell'educazione che ho ricevuto e non in senso generale.
poi parli di "sentirsi battuti" o "vincere gare" come se si parlasse davvero di guerre e anche questo mi lascia interdetto.
essere sicuri di se non dovrebbe voler dire offendere ma forse anche qui mi sbaglio, del resto che ne posso sapere io che da buon nobile (decaduto) ho bisogno di specchi che mi dicano quanto sono bello?
che devo dirti enrico, io nobile non sono per niente. anche se abito in una casa baronale. sono una persona estremamente educata però, e non colpisco mai per prima. credo che la questione si riduca ad aver sovvertito un pò di gerarchie ed aver detto francamente troppe cose. sono abituata all' autocritica feroce, e ti garantisco che serve nella vita. quanto a me , se uno mi dice sempre che ho ragione infallibilmente, è per certo uno che mi tratta da scema.non sono abituata ad allinearmi, nè a star zitta per opportunità. potevo dare ragione a tutti e non rompere le scatole e saremmo andati sempre d' accordo. per il resto, mi riconosci che ho sempre dato un contributo importante fino a quando ho potuto e saputo.non voglio aver ragione per forza, ma credo di essere nella ragione.
@Henry:
a cosa ti riferisci quando parli di esagerazione?
Te lo chiedo nella maniera più pacata possibile in quanto parli di offese e di maleducazione e non capisco davvero a cosa ti riferisci.
martin mi aveva spesso avvertita del fatto che il vostro spazio non fosse davvero libero e liberale come credevo. e mi rimproverava spesso di essere troppo fiduciosa e di guardare all' apparenza. devo ammettere che aveva ragione. io invece passavo il tempo ad accusarlo di essere troppo orso e scontroso, troppo prevenuto.
Io solo non capisco che c'entra questa discussione con il messaggio di Martin...Cosa c'entrano rabbia e toni rabbiosi...o arzigogolati scambi di battute simili a duello...Forse sono io che non capisco...non credo sia questione di limitato liberalismo, solo non trovo in questo "dialogo" quello che credo sia l'essenza del dialogo con Martin.
Quindi chiedo a te, Dottore...Mi sono persa qualcosa? Ti abbraccio forte.
In effetti Lara vorrei capire anch'io cosa mi viene rimproverato.
A volte i discorsi si incrociano in matasse incomprensibili e tutto diventa vero e pure il suo contrario.
Ogni contributo che possa fare chiarezza è il benvenuto.
Nell'attesa, posso solo ribadirlo, continuerò a mantenere la condotta che ho sempre tenuto e a mantenere vivo questo dialogo con chi ne avrà voglia, in maniera serena e tranquilla.
mannaggia a te dottore, dovevi dirmelo prima che avevi scritto il blog. dovevi lasciarmelo trovare prima. e istruirmi per bene sulle regole del gioco virtuale. molte cose sarebbero diverse ora se ti avessi trovato prima.
cosa ne pensi, mi hanno scritto pure una poesia. inizierò a montarmi la testa se mi scrivono poesie gli uomini. decisamente la spina dorsale è attributo meno frequente della vanagloria. e io di monumenti di vanagloria che non ne sopportano altri più alti di loro ne conosco tanti. tutto per un pò di latino pensa te.. sai che c'è scritto nella repubblica di platone?"chi controllerà i controllori?" la citano tutti e non la legge nessuno. ad ogni modo, io la classe l' ho sempre ammirata al sommo grado. ma tu mi conosci.
mancherà più a me il tuo blog, credimi. te lo dico da amica, compagna di banco, confidente, nemica sconosciuta, sorella quasi.tu per me sei tutto e il contrario, di tutto di più come la rai...ma è ora di chiudere credimi. scrivi per te stesso. azzera tutto, ricomincia tutto. mi mancherà il filo rosso di tante mie giornate in biblioteca, a studio. di ozio, allegre, ingombre.stanche energiche, sfiduciate. prima e dopo tante battaglie. mi mancherà questo punto di inizio e di approdo. come traslocare e cambiare casa.o vederla bruciare. perdere tutto. non aver paura di cambiare. io ci sono sempre, la mia consolazione non sono le tue parole e il campo di battaglia ci aspetta fuori. là si perde e si vince davvero. ti bacio le mani,in fondo sono terrona. angela.
mah angela, io non credo che sia questione di latino, né di vanagloria né di poesia o di primi della classe.
a parte che io non c'avevo capito nulla finché la cosa non ha degenerato, comunque mi sento di dire che la questione è più quella delle regole del gioco.
te lo dico perché io stesso mi sono trovato spesso, in passato, dalla tua parte.
la rete e la blogosfera sono mondi strani, io stesso ne ho criticato spesso il conformismo, l'auto-referenzialità, il narcisismo di fondo che muove molti che vi scorrazzano dentro in vario modo.
però lasciati dire che tu, come me e come tutti, non sei diversa dagli altri.
semplicemente ti ci sei buttata a tuo modo, con passionalità ma anche ingenuità, e ti sei creata un tuo spazio, un tuo ruolo.
ma non esagerare la portata di certe cose, alla fine siamo tutti estranei che si comunicano cose profonde in modo spregiudicato ma anche un esercito di specchi monologanti.
poi tutto finisce sai, ognuno torna alla sua vita e di tutto questo può rimanere nulla o qualcosa.
grandi amori e grandi amicizie si infrangono in due secondi sullo schermo luminoso.
lotte di classe, perversioni, vaffanculo-day, poesie, simposi, citazioni, cene sociali, tutto si può fare ma tutto può frantumarsi in un attimo perché gli estranei non hanno codici comuni.
per quelli ci vogliono durata, profondità ed estensione.
guardati intorno mentre leggi queste parole, davanti al tuo schermo.
vedi una di queste tre cose?
franci tu a me sei molto molto simpatico.e credo di esserti piuttosto simpatica pure io. fuori e dal vivo sono molto peggio di così e pure assai meglio. credimi, dal vivo ti sarei piaciuta assai. ancora di più. mi rendo conto di essere sicura di me fino a rasentare la presunzione. ma se uno mi dà torto, io non me la prendo, nè mi sento sminuita, nè mi sento giudicata. se poi apro uno spazio dove si parla di filosofia e si pretende di fare discussione, non devo prendermela. è la regola. questione di civiltà, e di cervello in fondo. di non essere piccolo borghesi che si portano le loro insicurezze fuori e ovunque.se uno utilizza un codice ed un modo diverso dal mio io cerco di capirlo e non mi irrigidisco. ti parlo molto sinceramente altrimenti è inutile parlare. non sono diversa agli altri .assolutamente no, ma se mi metto in un post dove si parla di passato parlando con aforismi la mia testolina mi dice che si gioca alla citazione più pertinente. che il gioco è un gioco e lo si capovolge. quanto alla mia ingenuità, posso dire solo che di me emerge il carattere,la testardaggine forse, ma il resto era calcolato.e bene. non posso credere con un minimo di coerenza intellettuale e di senso della realtà ad una persona che scrive post su gente che le cade ai piedi di continuo. donne , uomini, registi. e ce lo racconta come se dovessimo crederle senza esercitare la critica. ho fatto quindi pure io la parte della donna fatale, raccontato balle(mica credevi raccontassi cose vere?). e infatti sono saltati i nervi a tutti e a chi di dovere per prima.e mi sono beccata battutacce davvero vigliacche sui filosofi al rogo e le palline da ping pong. e a me la gente vigliacca non mi piace. perchè la prima della classe rompe l' anima a tutti e non solo a me. io ho tutti i difetti del mondo, e ci vorrebbe tutto un blog per scriverli e commentarli,fra l' altro sono una che si diverte a provocare. e non ho paura di nessuno, alla feccia ci sono abituata davvero. pure se vengo dai quartieri alti. quanto alla durata profondità ed estensione le ho sperimentate qui dentro e fuori. in entrambi i contesti possono saltare in 2 minuti, ricostruirsi, mettersi in discussione.lo spazio che occupo è di una persona a me carissima, l' uomo che ho amato di più nella mia non lunga ed ingarbugliata vita. ci siamo trovati per caso e ci siamo conosciuti litigando sempre e comunque.nel nostro caso specifico, trovo la facilità a comunicare di 2 persone in fondo uguali. a me se mi mandi a quel paese non sbatto i piedi a terra, e se mi argomenti per farmi capire che ho torto ti ringrazio. e se giochi perchè stiamo giocando mi diverto con te.hai fatto molto bene a rispondermi, mi confermi che su di te ho visto giusto. peccato che io non ti abbia trovato fuori. e che tu non abbia trovato me.dal vivo sembro quasi civile.
quanto hai ruoli, non ne ho. nè qua, nè fuori. ma se giochiamo gioco pure io e non è detto che perda. e la mia la dico ovunque. per il resto, sono la ragazza più normale del mondo e preferisco imparare piuttosto che insegnare. le soddisfazioni, le rassicurazioni e le scarpate in bocca me le prendo fuori.se mi sento frustrata me ne vado due ore in palestra.e fuori di qua il mio lusso massimo non è certo una disputa dotta. tant'è che sui blog sono davvero l' ultima arrivata. ma non ero così scema e così sprovveduta da non sapere di giocare in casa e con regole altrui,so perdere. so bene quali siano i tuoi doveri di lealtà e di amicizia e credimi, li capisco. in fondo in fondo io credo tu mi dia ragione. e per questo parlavo tanto di libertà ed onestà intellettuale. il vero cifrato richiamo era quello.
il primo blog che ho visto è stato questo. mi ha fatto incazzare da morire e piangere. ho strillato e mi sono lamentata. lo trovo perverso e brutale. ma è un' arena come tante e ci si può comportare bene e male ovunque, persino di fronte allo schermo. quindi non mi calza la predica sulla vita reale sai. è un' arena, una vetrina, un paesaggio composito.una mistificazione continua, un gioco di ruoli e di forza.come fuori. anche una gara a chi la spara più grossa. come dissi altrove, alla fine ci siamo dentro noi. facciamo i gladiatori, facciamo i dotti pensatori, facciamo i pescivendoli che si mandano a quel paese. so fare pure la gara delle battutacce sai. ma non facciamo i pupazzetti che ballano alla musichetta del carillon caricato a molla.
secondo me scambi un blog per un forum.
un blog non è un'arena, è uno spazio non simmetrico e non paritario.
è uno spazio personale ancorché pubblico ma solo perché tutti lo possono leggere.
già i commenti possono essere cancellati dal gestore e anche da chi li ha scritti (solo se è loggato però), così come è facoltà del gestore di bloccare i commenti anonimi.
questo almeno in blogspot perché già la fogna (pardon la piattaforma) splinder è diversa, lì solo il titolare può cancellare e non chi scrive, però lì si possono bloccare facilmente singoli nick e impedire gli anonimi e molte altre funzioni prevalentemente finalizzate a difendere il blog e il suo autore da interventi molesti di vario tipo.
secondo me, se cerchi davvero un confronto e un dibattito intellettuale, potresti andare su un qualsiasi forum tematico.
ce ne sono molti su google e anche altrove, sugli argomenti più disparati.
lì tutti se ne dicono di ogni e al massimo c'è un moderatore che contiene alcuni eccessi.
sempre che non sia coinvolto lui stesso perché allora non modera più nulla ed esercita il suo potere a piacimento, sempre però avendo il merito di aver creato quello spazio e il diritto di gestirlo come più gli pare e piace.
a me è capitato proprio un caso di questo genere ed è finita a lettere di avvocati.
dunque pane per i tuoi denti.
ma attenzione, così si finisce in un attimo nel reality show, o a porta a porta, tutti che urlano e litigano dandosi addosso sul personale e nessuno che ascolta più nulla, nel nostro caso nessuno che legge.
anche questa discussione, se ci pensi bene, a quanti pensi che possa interessare?
5 al massimo, direi, ma gli altri?
anche gli altri leggono e diranno uff ma di che parlano questi, ma che c'entra col vicolo cieco del dottor k, anzi c'è Astralla che ha scritto proprio questo.
no?
forse dovremmo parlarne fra di noi, se ne abbiamo voglia e ammesso che serva a qualcosa, visto che agli altri non glie ne può fregà di meno...
anche tu però, continui a parlare di vedersi, telefonarsi, scriversi ma non hai neanche uno straccio di indirizzo mail reso pubblico.
anch'io peraltro, in questo momento, ma quando ho conosciuto le persone di cui sopra (2 di quei 5) sì che ce l'avevo ed ora non ce l'ho più perché non mi interessa, tutto qui.
statt' bbone e non t'ngujatann'
il foggiano non lo sai franci. si dice statt' buon e ndt ngujann'. è una ammonizione scherzosa e la apprezzo.io sono buonissima e calmissima credimi.del resto passo la mia giornata a dare e schivare bastonate eil tempo libero a riprendermi dallo sbattimento e figurati quanto mi può interessare misurarmi per il gusto di menar mazzate. solo che provocata rispondo. e conosco i limiti, perchè conosco come è fatto l' animo umano e la vil razza dannata dei miei quasi colleghi. la mia mail puoi chiederla ad enrico che mi mandò l' invito per il ritrovo di settembre. sempre che non dia in escandescenze al solo sentire il mio nome.quanto ai blog,il solo che mi interessa davvero è questo. perchè il suo proprietario mi è caro. anche se lo prego da tempo di chiuderlo perchè mi piange il cuore vederlo chiuso qua dentro. è un mondo di testardi, questo almeno si è capito.
raramente do in escandescenze io e quando lo faccio, prima di farlo, mi preoccupo sempre di verificare se i motivi per cui sto per farlo siano reali o solo mie farneticazioni dovute ad un eccessivo egocentrismo.
io faccio cosi' e consiglierei anche a te angela di farlo. ti risparmieresti figure non proprio da signora come quelle in cui ti stai crogiolando da un paio di giorni per non aver avuto l'accortezza di domandare se la battuta sul filosofo gettato dalla finestra si riferisse o meno a te.
vedi cara angela, nonostante tu sia convinta del contrario, il mondo, reale o virtuale che sia, non gira intorno a te e la battuta per cui ti sei scaldata tanto offendendo a destra e a sinistra (senza chiedere spiegazioni) non era affatto rivolta a te.
ma questo a te non importa vero? ti sei sentita offesa e giu' a sparare mazzate per ristabilire l'ordine.
chissa' se ora che sai come son andate le cose veramente ti verra' voglia di fare quello che io farei al tuo posto: chiedere scusa.
chissa?
io la tua predica enrico la ascolto e me la tengo. come si dice, del senno di poi sono piene le fosse. e a posteriori è un pò difficile ristabilire le parti e la ragione. che io sia egocentrica o meno, o che mi sia divertita ad esserlo e provocare tutti, il risultato non cambia.che il gioco delle parti ha durato fino a quando la presunzione media era livellata ad una media condiscendenza reciproca. il gioco dei nobili e dei titoli non l' ho iniziato io, nè ho pretese di dirti se sei un signore o meno. quanto a me, puoi trovarmi a parlare di poesia greca(con più competenza di quanto ho visto ovunque) ed in foggiano.la mia sola vera perplessità, poco signorile e molto dogmatica invero è una.se chiunque scriva uno spazio pubblico perchè accessibile al pubblico si renda poi conto che lanciare qlc cosa nel mondo virtuale significa lanciare in fondo un sasso nello stagno. va a fondo subito oppure si allarga in cerchi. qlc cosa tu scriva, chi hai di fronte la recepirà a suo modo, cogliendoci il senso le contraddizioni, le provocazioni. potrà crederci o meno. interpretare. dire il contrario. del resto, mi pare che sebbene tu sia assai più signore e moderato di me, nella discussione ti ci sia lanciato quanto me. che sapevo bene dove mi cacciavo credimi. il che dimostra l' assunto iniziale. che l' animo umano è più o meno lo stesso ovunque e se manca lo spirito diventa nè più nè meno che un duello qlq conversazione.tanto che la battuta sulle escandescenze era un modo per prendermi in giro da sola e non lo hai capito neanche tu.eh,l' istinto domina il cuore umano anche dietro uno schermo asettico. tanto che solo francesco ha raccolto la mia provocazione per quello che era e si vede. mi sa che le scuse dovrebbero essere reciproche almeno. credimi, che girare la frittata ed intuire le provocazioni è il mio mestiere.
A me pare che stato occupando semplicemente uno spazio delicato che non è vostro, come non è mio, senza rispetto per il proprietario. E mi pare anche che in questo modo qualcuno sforzi i limiti e indirizzi altri verso scelte non sempre sue. Perchè non passiamo oltre e aspettiamo che il legittimo, e altresì valido, proprietario del blog ritrovi il suo spazio di analisi, commento e pensiero?
E' giusto il dibattito ma quando prende una strada tutta sua, che nulla centra con il luogo in cui si trova, forse è il caso di cambiare direzione.
hai ragione lara. faccio le mie scuse a tutti, mi tocca e non mi pesa. la maleducata poco signora e incivile supponente sono io. il proprietario lo conosco e se volesse parlerebbe credimi. lascio a ciascuno la domanda sullo spazio condiviso, abusato, occupato. o semplicemente riempito. è il nocciolo della questione .scusami doctor lo so che odi che chiacchiere sofistiche.
Dico la mia anch'io ovvero quello che so, quello che mi riguarda, anche se non è molto.
Visto che non alzo la voce probabilmente non avrò risposta.
Quello che posso dire è che senza essere stato offensivo e maleducato sono stato "gentilmente invitato" a cambiare aria. E questo in uno dei luoghi che si fa vanto d'essere un salotto di amici che conversano.
Sono stato successivamente accusato di esagerare ma non ho avuto spiegazioni.
Si fa presto a pretendere scuse e a dispensare consigli ma sarebbe bene ci fosse la stessa premura nell'articolare meglio le proprie accuse.
Rimango in attesa.
@Lara:
come vedi ci sono cose che sfuggono anche a me ma sono fiducioso che prima o poi si chiariranno.
Capisco bene il tuo fastidio nel vedere che piega hanno preso certi discorsi e ti ringrazio per aver voluto rimediare a tutto ciò.
Se ho lasciato fare senza intervenire è perchè mi sono reso conto quanto questi discorsi fossero sentiti, quanta passione ci fosse dietro.
@Angela:
non so che farò di questo spazio in futuro, dipende da molte cose.
Ma ho letto con attenzione quanto hai scritto e conoscendoti so esattamente cosa ti ha mosso e cosa c'è dietro a tutto questo.
Benvenuta qui lo sarai sempre.
SPECCHI, SPECCHI, E ANCORA SPECCHI. MA CHE PALLE!!!!
antonio, sei tu lo specchio più specchio di tutti. visto che in questa discussione non c' entri una cippa. non trovi? sloggia va, che fai una figura migliore. au revoir, angela.
a proposito doctor, hai visto quanta gente calca il tuo blog per il puro piacere di buttarsi nella mischia? e di dirmi quanto sono scostumata? gente che magari lo leggeva e non degnava di un commentino. o lo snobbava del tutto.decisamente il reality paga più della poesia anche su never never land. te lo dicevo io.
Lascia una traccia
<< Home