Coraggiosi inconsapevoli
Le ragioni
del malessere
le conosciamo tutti
e bene,
la ricetta
per la sofferenza
non è mistero
per nessuno.
Ma quel gesto,
l’attimo
che cambia
una vita,
è abisso
che intuiamo
solo a tratti.
i matti stanno proprio tutti fuori
Le ragioni
13 Comments:
Credo, mio caro, che quello che tu chiami gesto, quell'attimo che ognuno interpreta e vede in modo diverso è un abisso davvero che intuiamo solo quando ci lasciamo vivere senza intervernire...Lo intuiamo solo a tratti, fortuna che è così, quando la speranza ci abbandona per un attimo lasciando posto al buio della incomprensione.
Ti abbraccio forte. Come sempre.
E respira mi raccomando ;)
Lara
Appena ho terminato di leggere il tuo componimento, mi si è parata davanti la parola "suicidio". Non so se sia un'interpretazione troppo azzardata ed estrema, ma... personalmente, il suicidio è la punta di un iceberg immerso all'incontrario in un mare gelato, e il perché è solo intuibile. Non so. Ad ogni modo, ha toccato delle corde molto in profondità, dentro me.
Io ho pensato invece a scelte meno drastiche, ma non per questo facili.
Leggendoti sembra che per te la sofferenza sia un piatto che ti prepari con cura. E mi riconosco.
pensa che a me invece del suicidio, il verso l'attimo che cambia la vita mi ha fatto pensare a un nuovo incontro, a un gesto verso e non contro di te, e abisso mi ha fatto pensare alle profondità insondabili del cuore
@tutti:
Mi rendo conto solo ora delle molteplici sfaccettature delle mie stesse parole che emergono grazie ai vostri preziosi commenti.
E anche se dovrei esserci abituato è sempre una (piacevole) sorpresa.
Oltretutto sono argomenti di forte impatto emotivo, su me per primo, e dalle implicazioni complesse.
Le mie riflessioni verranno fuori quando ne avrò le idee più chiare.
@Lara:
l'assenza di speranza è davvero una cosa terribile in effetti, ne parli come se tu per prima un tempo ne avessi sofferto. E' bello vedere che ne sei uscita splendidamente.
@adynaton:
mi fa piacere aver potuto condividere tutto questo con te, anche se si tratta di emozioni tanto dure e dolorose.
@arte:
ci riconosciamo...
@zefirina:
sei molto vicina alla mia idea originaria, quella che poi ha preso vita propria ed è diventata espressione.
Ed ora cerco di capirla anch'io.
è proprio vero, Martin. Anche se mi sembra -a volte e a tratti- di riconoscere uno sguardo, un gesto che mi cambia la vita.
Sai bene, mio caro amico, come tu sia vicino alla verità nelle parole di risposta che mi rivolgi.
Credo che animi molto sensibili difficilmente non affrontino momenti di questo tipo. Sicuramente le esperienze vissute mi hanno insegnato a sfruttare al meglio qualsiasi tipo di emozione, anche negativa. Arriverai anche tu a questa portentosa scoperta che ti permetterà di soffrire con saggezza.
Un abbraccio cristallino. :)
un abisso che intuiamo solo a tratti...
e forse se lo intuissimo non riusciremmo comunque a tirarci indietro...
certe luci sono piu' forti di qualsiasi notte
E' vero che la ricetta per la sofferenza la conosciamo tutti ma varrebbe la pena addentrarsi in quell'abisso sconosciuto per raccogliere qualche utile informazione. Tu che ne dici?
@Chiara:
sono momenti speciali, di quelli che non si dimenticano.
@Lara:
in realtà ci convivo già abbastanza serenamente, in una serie di picchi e ricadute. Siamo sempre in viaggio.
@Henry:
l'importante penso sia non temere il confronto con quello che ci si pone davanti, qualsiasi sia la sua natura.
@Lucia:
io mi ci infilo costantemente in questi abissi, e a volte non si rivelano nemmeno tali. Visti dall'alto si confondono l'uno con l'altro.
a tratti....come se fosse un alfabeto morse che cerchiamo di decifrare
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...abisso che intuiamo solo a tratti.
Bentornato davvero PiB.
Si sentiva la mancanza delle tue visioni trasversali, eccentriche visioni come direbbe qualcuno.
In fondo si tratta solo di un problema di decifrazione...
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