Dottor K

i matti stanno proprio tutti fuori

dicembre 12, 2006

Incerta intensità

Nel caso interessasse,
oggi ho pianto
e ho riso e ho scritto
scarabocchiato
complicati versi
a tratti incomprensibili.
Ho riversato tutto
in molte righe
e ho riso e ho pianto.

Nel caso interessasse,
mi sento vivo.

12 Comments:

Blogger astralla said...

Nel caso interessasse io piango spesso...faccio uscire il dolore e così dopo rido senza averne più, dentro. Se il tuo pianto e il tuo riso sono serviti a sentirti vivo, quanto serve, ridi, e piangi anche, ogni tanto, così, per buttare fuori un pò di dolore che dentro proprio non serve...
Un abbraccio Dottore e per le tue parole sul post, ti ricordo e so che ci sei sempre. Grazie.
Buon respiro. :)

12/12/2006 06:11:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

a me interessa ;)

12/13/2006 12:08:00 AM  
Blogger Dottor K said...

@Astralla:
abbiamo capito tutto, o perlomeno abbastanza di ciò che è davvero importante...

@Chiara:
grazie di cuore :)

12/13/2006 09:20:00 AM  
Anonymous Anonimo said...

interessa eccome...
sono contenta che ti senta vivo :)

12/13/2006 11:22:00 AM  
Blogger Dottor K said...

Un sentito ringraziamento anche a te Noe, in effetti è un periodo in cui le cose girano storte come sempre ma almeno è positivo il modo di affrontarle... ;)

12/13/2006 02:42:00 PM  
Blogger PiB said...

positivo il modo di affrontarle....mi sembra piu che buono...e un gran balzo avati rispetto al dolore dei versi precedenti che ancora riecheggiano nella mente del cuore

12/13/2006 03:19:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

tieni duro... un bacio

12/14/2006 11:13:00 AM  
Blogger artemisia said...

Proprio il giorno in cui hai scritto il post ho passato ore facendo esattamente la stessa cosa, scrivendo versi e piangendo. Non sono riuscita a ridere, ma l'ho fatto il giorno dopo.

Dicevo proprio ieri: si va avanti come si può.
Certo che mi interessa.

12/14/2006 12:37:00 PM  
Blogger Dottor K said...

@PiB:
percorriamo tutti la medesima onda, vedremo dove ci porta.
Anche se di dolore inevitabilmente ne verrà fuori altro.
Adesso che ci penso è strano che tu non mi abbia detto nulla del titolo...

@Arte:
prima o poi tutto quello che di intelleggibile ho riversato fitto fitto nel mio quaderno in quei momenti lo vedrai qua ma in una in particolare ritroverai questi temi e come ora forse ti ritroverai.
In un certo senso è come se ci fosse la descrizione del fluire del "comune sentire" che pur lontani ci unisce.
E non penso di aver bisogno di aggiungere altro, giusto?

12/14/2006 03:51:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

ridere, piangere...sentirsi vivi.
proprio oggi postavo sul blog di Padda un commento sull'essere vivi anche se si e' tristi (il post era a proposito di Welby)...

credo non serva dire che anche io piango spesso...e spesso mi chiedo a cosa serva...forse la risposta la dai tu: a sentirsi vivi.

certo che importa. e lo sai.

12/14/2006 06:49:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

Difficilmente piango. Ma a volte vedo le lacrime nelle cose che scrivo, nei pensieri che scorrono nella mia testa, nelle immagini: che vedo attorno a me, le solite, quelle che un giorno evocano ricordi meravigliosi e colori caldi, e che un altro giorno sanno di pioggia e d'inverno e di tristezza.
Ma una cosa è certa: le emozioni sono la prova del proprio Esistere Vivendo. Ci interessa che tu continui a farlo con forza, passione, amore per te stesso. In bocca al lupo per ogni cosa :)

12/17/2006 02:40:00 AM  
Blogger Dottor K said...

@Henry:
è già un grosso passo avanti, e tu lo sai bene e risponde a molte delle tue domande.
Un abbraccio.

@Adynaton:
grazie della riflessione e degli incoraggiamenti, vanno davvero a fondo e proprio per questo ricambio con i miei.
Fammi sapere dove ti porteranno.

12/18/2006 12:43:00 PM  

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