Goccia su pietra
Ognuno ha il suo,
dell’insostenibile equilibrio
che chiamiamo vita,
ciascuno ha il proprio,
con insondabile logica,
a volte, quello che si merita.
Dell’affanno perpetuo
alimentiamo la giostra,
e vorticoso è il mondo
come ci appare da quassù.
Ma tu luce non abiti
qua, e le mie parole
sono specchio
di tanta consumata
ovvietà.
9 Comments:
Molto spesso ciascuno ha quello che non si merita (nel bene e nel male).
confesso che ho trovato questa poesia molto ermetica.
argomenti diversi (espiazione, frenesia della vita, lontananza e desiderio) si passano il testimone l'uno con l'altro con apparente assenza di connessione. ma forse un connettivo c'e' forse e' quella goccia che scivolando sulla pietra (la tua durezza? la durezza della vita? quella della luce che non abita qua?) sembra non provocare cambiamenti.
ma noi sappiamo bene che non e' cosi'.
@Arte:
Dici bene.
Personalmente spero davvero di meritarvi, sarebbe magnifico.
@henry:
Forse è un po' meno lineare del mio solito, tutto è appena sfiorato, ma forse proprio per questo dentro c'è davvero tanto.
La parola chiave penso sia vita, ed è in effetti una scia sottile che percorre temi e umori diversi.
Troviamo non solo l'ineguadetezza del vivere ma anche la difficoltà nel riuscire a descriverla/ci.
E alla fine tutto è lasciato un po' in sospeso...
Anche io sono rimasta colpita dalla poesia che tocca tanti punti, ma il mio sguardo si è fermato sulla goccia su pietra..la pietra è fissa e immutabile, certo..ma la goccia muta si sposta si evolve e si trasforma..come la vita.
Dottore, qui ci meritiamo a vicenda ed è una cosa proprio bella!
artemisa dottork: il fatto che ci siamo trovati e' per me un segno del fatto che ci meritiamo!
goccia su pietra...perchè questo titolo?
Come hai giustamente notato in altre occasioni il titolo è spesso la chiave interpretativa di tutto ciò che segue, spesso in maniera un po' "oscura".
Mi sono riletto per l'ennesima volta la poesia e per certi versi è come se la goccia fossi un po' io e la pietra il mondo, refrattario, impenetrabile, su cui scivolare via.
Questa almeno è una delle tante interpretazioni, valida come tutte le altre.
ah ecco...bellissimo.
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