Esistere
Ognuno di noi
è stato concepito
con un fine.
Passiamo una vita
a cercarlo
e solo qualche volta
lo troviamo.
Il mio è quello
di amarvi.
Di amarti.
E all’improvviso
un giorno, forse
scopriremo d’esserci.
L’uno per l’altro.
i matti stanno proprio tutti fuori
Ognuno di noi
16 Comments:
"...di amarvi. Di amarti"
Che è la stessa cosa (come anche amare se stessi attraverso l'altro)
Potrei dire molte cose ma credo non ce ne sia bisogno, siamo sulla stessa frequenza.
"e all'improvviso
un giorno, forse
scopriremo d'esserci.
l'uno per l'altro."
e' la speranza che mi muove, la speranza di una verita' che sento mia. speranza dolorosa quando rimane solo tale.
che brutta parola fine ....scopo, obiettivo..non fine lascia l'amaro in bocca
@Arte:
come sempre capisco esattamente cosa mi dici, e cosa non dici.
E mi preparo ad approfondire queste tematiche a noi così care.
@henry:
per fortuna, almeno u po', ci siamo già.
@PiB:
teme la fine solo chi non ha mai davvero iniziato.
E non è mai tardi per cominciare, lungo o corto che sia il percorso.
Passiamo la vita a cercare, è vero, e quando dopo tanto troviamo il nostro fine lo sentiamo sulla pelle anche prima di sapere che che è arrivato il momento di fermarci ad abbacciare il mondo.
Un abbraccio a te...per ora!
dottor k: e' vero...un po' ci siamo gia!
sul tuo commento a pib: parole sante!
Dottor K: teme la fine chi non ha mai inziato....piu che parole sante come dice Henry parole forti. Forse allora io non ho mai iniziato perche' piu' la pronuncio e piu fa male.
pib: il mio parole sante era riferito al "non e' mai tardi per cominciare"...sai bene quanto dolorose siano per me le fini...(e nonostante tutto quante volte ho provato a ri-cominciare)
@Pib e Henry: scusate, ma. Il testo dice UN fine, non UNA fine...
La nostra fine ci troverà senza che la cerchiamo, invece il fine sta a noi trovarlo.
(Ma forse la nostra fine non sarà la fine di niente, ma l'inizio di altri fini...)
@Artemisia:la parola rimane tale.....il significato puo essere diverso ma la parola rimane tale...poi sai a furia di dare nomi alle cose!
@Henry:lo so lo so
Difficile tirare le fila di tutto il discorso, avete illuminato già molti angoli bui.
A te Pib posso dire che a volte è solo una questione di prospettiva, ciò che ci permette di vedere le stesse cose in modo diverso.
E forse questo vale anche per se stessi, se a te forse ti pare di non andare da nessuna parte forse dipende dalla difficoltà che tutti abbiamo nel giudicare noi stessi. Per quanto mi riguarda qualsiasi cosa ti sia successa non è stata invano. Giudico il risultato visto che non ho modo di giudicare il percorso.
A te henry posso solo dire di non mollare, ricominciare non vuol dire necessariamente tornare al punto iniziale, se ricordi il discorso della spirale.
Infine a te Arte non posso dire altro che come sempre esprimi i miei pensieri prima ancora che io riesca a pensarli...
Non credo nella predestinazione e pensare di essere creata per qualcosa mi mette angoscia. Saremo in grado di far fronte a un simile compito? Chi giudicherà il nostro operato? Siamo poi così sicuri di riuscire ad individuare il giusto "fine"?
Tu che sei dottor puoi dare risposta?
Benvenuta Lucia e grazie per il commento così ricco di spunti.
Nemmeno io mi rassegno al determinismo, ho sempre pensato che fossero le nostre azioni a definirci davvero.
Le mie parole vanno lette più nel senso che è la nostra stessa esistenza a implicare necessariamente uno scopo da portare avanti.
Quale sia non è scritto, ma siamo noi a doverlo individuare, in qualche modo a "inventarcelo".
E per riuscirci possiamo contare l’uno sull’altro.
"...scopriremo d’esserci.
L'uno per l'altro."
Forse è proprio quello il giusto fine: esserci l'uno per l'altro.
il fine ultimo.
Non lo conosco.
Ancora.
Sicuramente non è "esistere". Ma vivere.
Esistere è solo il punto di partenza...
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