Dottor K

i matti stanno proprio tutti fuori

agosto 29, 2006

Quinta ora del mattino

Senz’ali
dall’alto
ti osservo,
d’intorno
giro
e rigiro.

Senza dita
leggero
ti sfioro,
come tiepida
brezza
mi muovo.

Senza luce
ti s’illumina
il viso
e senza suono
sento già
la tua voce.

Chiamami
come tu vuoi,
che io ti chiamo,

amore.

14 Comments:

Blogger angioletto79 said...

bellissima!!!

8/29/2006 01:44:00 PM  
Blogger PiB said...

senza dita leggero ti sfioro ..si ritorna al tatto.come senso vero

8/29/2006 03:17:00 PM  
Blogger artemisia said...

Dunque io ora ho un problemino...se pubblico la poesia che ho in mente mi potresti accusare di plagio...

Comunque è molto bella (la tua).

8/30/2006 10:48:00 AM  
Blogger Henry said...

publica arte, pubblica, tanto lo sappiamo che ci influenziamo a vicenda (vedi le mie 'porte' di pibiana memoria di oggi...giuro che il verso l'avevo scritto prima, giaceva nel moleskine da settimane...)

dottore, la poesia e' molto bella e delicata. peccato (secondo il mio personale parere) gli ultimi quattro versi che rompono il ritmo e spiegano troppo.

8/30/2006 01:05:00 PM  
Blogger Dottor K said...

@PiB:
hai ragione, ultimamente continuo a vivere questa transizione dall'immateriale al materiale. Tutto in me si fa vivo e solido.

@Arte:
sono d'accordo con Henry, mi pare fuori discussione che siamo in qualche modo tutti legati da un filo comune. E, aggiungo io, è una cosa che mi onora e gratifica parecchio.

@henry:
non parli a caso, ritengo di avere in effetti, e da sempre, una certa tendenza al "didascalico".
Ma visto che tutto quello che scrivo esce in maniera spontanea penso che sia una caratteristica della mia natura.

8/30/2006 02:51:00 PM  
Blogger astralla said...

Sono magici quei momenti..quando con lo sguardo percorri la pelle addormentata dell'altro, come una carezza, e nel cuore la senti il contatto segreto dell'amore...

8/30/2006 05:51:00 PM  
Blogger sunrise said...

Un rumore d’ali
s’affanna
al mio orecchio

Il tuo tocco
leggero come il vento
mi riporta
a pensieri
che credevo perduti

Ascolto il tuo richiamo,
immobile ..

Nella notte
abbraccio la tua essenza
un respiro di vita..

Se chiudendo
gli occhi,
riuscirai a vedere
tramite i miei,
capirai…

Sì, capirai.



"ispirata".

Un inchino,
Simo

8/31/2006 12:20:00 PM  
Blogger Dottor K said...

@astralla:
è proprio così, sono quei momenti in cui il tempo sembra fermarsi.
Benvenuta tra le pieghe di queste pagine!

@Simo:
sono io che mi inchino, così, senza aggiungere parola.

8/31/2006 02:22:00 PM  
Blogger astralla said...

E a te..sulle mie.. Bentrovato...

8/31/2006 02:48:00 PM  
Blogger Carmen said...

Visto che una persona carina come angioletto ti ha menzionato nel suo post non potevo non passare a dare un'occhiata al "poeta" :)))

9/01/2006 12:50:00 PM  
Blogger Dottor K said...

La nostra Mary è stata come sempre molto gentile e mi ha fatto una bella sorpresa.
Grazie di essere passata Carmen.

9/01/2006 02:15:00 PM  
Blogger angioletto79 said...

OT bhe almeno ti è piaciuta come sorpresa!! :P
Baci

9/01/2006 04:19:00 PM  
Blogger gidibao said...

Tanto bella quanto irraggiungibile, tra sonno e veglia. Qui ed ovunque: chi cerca, trova.

Ottima composizione Dottor K, grazie.

ps:
MoMo, meravigliosa anche in trasferta...

9/01/2006 10:51:00 PM  
Blogger Dottor K said...

Benvenuto anche a te Gidi.
Poter condividere tutto questo è ciò che mi spinge ad andare avanti anche nei momenti più duri.
Ed hai proprio ragione, si creano intrecci che lasciano senza fiato.

9/03/2006 01:33:00 AM  

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agosto 25, 2006

Corto circuito

Dimenticherò
tutto quello
che mi hai detto.

Cancellerò
ogni ricordo
fino all’ultima parola.

Perderò traccia
dei sospiri
tra le righe.

Dipingerò di nero
la luce d’emozioni
che mi hai dato.

Solo allora
potrò chiamarti, amore,
e sopportare la tua assenza.



Rileggerò le tue poesie
e saranno tutte nuove
e saranno per me.

Sfoglierò con cautela
le pagine increspate
del tuo sudore e lacrime.

Appoggerò la testa
sulla tua impronta
abbandonata accanto a me

Ascolterò l’eco
del tuo singhiozzo
che mi rimbomba dentro.

Sarò così come sei,
e capirò così
ciò che avevi da dirmi.

Solo allora
potrò amarti, fuggitiva,

e vivere nella tua presenza.

10 Comments:

Blogger sunrise said...

Il buio mi ricama addosso
allucinazioni nuove.

Ti guardo in silenzio,
ti ascolto ..
ancora sospesa in un vuoto
che tuttavia non mi avrà..
Non ora che ritornerò..
riempiendo pagine ancora da scrivere..



Sei di me, l'artista.



Un inchino,
Simo

8/25/2006 12:38:00 PM  
Blogger Dottor K said...

Parole bellissime che si legano a doppio filo con le mie.
Sono senza parole Simo.
Grazie di cuore.

8/25/2006 12:47:00 PM  
Blogger PiB said...

MI FERMO SULL'IMPRONTA...che profonda mi accoglie.

8/25/2006 03:45:00 PM  
Blogger Henry said...

intima e potente, nostalgica e dolorosa. come piace a me.

sinora tra le tue, e' la mia preferita.

grazie

8/26/2006 06:45:00 PM  
Blogger Dottor K said...

@PiB:
già, come sempre è fondamentale la percezione tattile.

@henry:
e dire che varie ragioni ha rischiato di non vedere mai la luce. Grazie a te.

8/28/2006 08:54:00 AM  
Blogger PiB said...

TATTO..SENSO

8/28/2006 03:39:00 PM  
Blogger Lateo said...

Si insinua tra le righe dei miei pensieri, si intreccia alle mie emozioni, eppure non riesco non voglio pensare di dimenticare di cancellare di perdere le tracce.

8/28/2006 04:58:00 PM  
Blogger Dottor K said...

@Lateo:
eppure alla fine mai nulla è perduto davvero.

8/28/2006 11:27:00 PM  
Blogger Noek said...

"Dipingerò di nero
la luce d’emozioni
che mi hai dato.

Solo allora
potrò chiamarti, amore,
e sopportare la tua assenza."

Bellissima... e terribilmente vera

8/31/2006 05:20:00 PM  
Blogger Dottor K said...

Avrei scommesso che quei versi in particolare ti avrebbero colpito cara Noek, sono davvero affini con la sensibilità che ti appartiene e che ho imparato a conoscere.
Bentornata!

9/01/2006 12:00:00 AM  

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agosto 21, 2006

Chiara luce

Sto cercando le parole
che non potevo non dirti,
e che a dirti ora proverò,
di ritorno dal quasi nulla,
su un lungo treno
lungo questa strada
che se ti trova ad aspettarmi
potrò chiamare verso casa…

7 Comments:

Blogger PiB said...

Il quasi nulla fa paura più del nulla vero e proprio perchè è come per chi soffre di vertigini starsene sull'orlo di un precipizio ...ne hai timore ma ne sei attratto. Casa è anche quel posto dove trovi te stesso ad aspettarti..dove TI RITROVI

8/21/2006 04:06:00 PM  
Blogger Dottor K said...

Mi piacciono molto le tue riflessioni Pib, come sempre d'altronde.
Ma non ti è venuto il minimo dubbio che non sia effettivamente a me stesso che mi rivolgo?

8/21/2006 06:07:00 PM  
Blogger artemisia said...

Casa è appunto ritrovare SE STESSO nell'ALTRO.

Sensazione che condivido.

8/21/2006 08:17:00 PM  
Blogger PiB said...

forse si e forse no...tuttavia Dottor K e' colui che pensa questi scritti e come tale deve rivolgersi a se stesso per dargli corpo

8/22/2006 04:50:00 AM  
Blogger artemisia said...

Rivolgersi a se stesso
riflettersi nell'altro
se stesso?

8/22/2006 08:26:00 AM  
Blogger Dottor K said...

Bentornata Arte.
E per una volta mi resta poco da aggiungere alle vostre parole: c'è già tutto e anche di più.

8/22/2006 08:58:00 AM  
Blogger Henry said...

vedere negli occhi dell'altro il se stesso che non si riesce a vedere altrimenti.

bentornato dottore!

8/22/2006 10:26:00 AM  

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agosto 15, 2006

Notturni paesaggi

Sussurravo refoli
di respiro caldi
il mio e il tuo
aggrovigliati e uniti.

3 Comments:

Blogger PiB said...

Refolo...prima di tutto e poi aggrovigliati che da all'unione un senso tutto particolare..bentornato

8/16/2006 04:02:00 PM  
Blogger Henry said...

refolo fa sognare anche me.
grazie!

8/17/2006 03:17:00 PM  
Blogger Dottor K said...

Grazie a voi.
Ebbene sono tornato e tutto mi sembra diverso.
Ma sono qui.

8/21/2006 09:32:00 AM  

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