Confini ed orizzonti
Non ho voglia di dimenticare.
Rifiuto con ostinazione
la cultura dell’oblio.
Nessuna rimozione
per poter andare avanti,
nulla da parcheggiare
in qualche scatola mentale.
Niente scura terra
che debba ricoprire
il fardello dei ricordi.
Profeti della dimenticanza
ci spingono a piene mani
nel baratro
della nostra vacuità.
Costruttori di narcotici
ci offuscano i sensi.
Per rimpiazzare un vuoto
con un altro
di colore diverso.
Ma attutire col nulla
ciò che sento
è un’inutile follia.
Cullo questo mio
malinconico rimpianto
e lo nutro
delle mie speranze.
4 Comments:
e pensare che sto pensadno di scrivere un post su Arturo e la sua teoria della dimenticanza...
una volta che il polpastrelo lo partorisce tornerò qui e poi ne riparleremo
@PiB: ci conto. Anche a me queste parole era da un pò che frullavano in testa. Ti aspetto allora.
@Chiara: eppure cercano di inculcarcela in tutte le salse.
E diventa ogni giorno peggio.
Per fortuna c'è ancora qualcuno che (r)esiste. Teniamoci in contatto.
mi ci ritrovo, io preferisco soffrire che dimenticare...
Ma certo gav, è proprio così. Siamo quello che siamo stati, istante per istante.
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