Soliloquio
Arriva il tempo in cui ci si separa,
le nostre due metà divise
già da tempo.
Arriva il tempo di spogliarsi
di tutto ciò che siamo
e liberare l’anima.
Arriva il tempo delle sensazioni,
da amare, lo confesso,
senz’intermediazione alcuna.
Per rimanere disperatamente,
attaccato all’essenza
delle cose.
Per non celare l’anima con l’ego,
e colorati effetti che nascondono
scintille d’intelletto.
Per risvegliare occhi
ad osservare e innamorarmi
di bellissime parole.
Ed è per questo forse
che le mie luci eclissano.
E’ grazie a questo, forse,
che le mie mani scrivono
7 Comments:
È forse la poesia più triste che hai scritto. Perchè mi sembra disillusa.
È un ritorno al reale, e proprio sul reale postavo oggi.
Se non fosse per quell'ultima strofa.
Già. Ci ritroviamo in sintonia nella reale essenza delle cose.
E' un "ritorno" difficile il mio ma pur sempre un sofferto segnale non trovi?
Già il tempo arriva sempre, in questo periodo ci faccio un po' a cazzotti con il tempo...
e' molto che aspettavo...i soliloqui non aiutano. mai.
@Lateo:
ogni tanto si può anche fare, aiuta anche questo in fondo.
@henry:
come darti torto. In certi momenti però quando tutto sembra perdere coesione occorre ripartire da se stessi.
L'importante è non rimanere fermi a questo punto di partenza.
Staremo a vedere.
come si fa????
A non rimanere fermi intendi?
Non penso ci sia una soluzione buona per tutti ma di certo può aiutare una riflessione davvero sincera su stessi per poi piano piano cominciare ad allargare i propri orizzonti.
La prima conseguenza sarà cominciare a dare valore anche ai piccoli passi perchè saranno quelli ad essere decisivi.
Tienimi aggiornato.
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