Simmetrici crocevia
Ho preso a rifare
le cose che faccio
se sono felice.
Cammino e tra i tetti
di questa città
sorrido ai passanti
o almeno a quei pochi
incontrati quassù.
D’anime lontane
e risonanti
l’illimitato unisono.
Ho ripreso a volare,
o almeno il pensiero,
sulle cose a cui penso
se sono contento.
Osservo, in silenzio
un nuovo orizzonte,
d’incanto s’illumina
il mondo.
D’angoli misconosciuti
e noti
l’infinita bellezza.
6 Comments:
ti ho visto
quassù
a divagare
potevo scorgerti
dal mio tetto sicuro
d'incanto
e stupore
pindarico
mi chiamo
mi chiamano
dicono di me
Liberta' di pensiero.
@wroszka:
ritrovo con piacere un segno del tuo passaggio, e che segno.
Viene spontaneo chiedersi cos'è che dicono di te...
Ti vedo e ti sorrido, dall'alto del tetto, cos'altro posso fare che non rispondere al tuo sguardo sorriso.
Un abbraccio alto...
@astralla:
hai colto bene lo spirito, non potevo avere dubbi.
Ringrazio e contraccambio.
15 giugno 2007
Puoi togliermi il fiato
lo stupore
il sorriso
la parola
Toglimi tutto
Ti sfido
So che non puoi farlo:
Io sono pensiero
godo la libertà dei secoli
gravidi di dolore
Io sono Anima:
libera di essere se stessa.
@wroszka:
ancora una volta rendi interessanti questi intrecci di parole o, come forse diresti tu, questi intrecci di anime.
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