Uno alla volta
Sto raccogliendo i pezzi
ma fatico a ricomporli.
Trovo di tutto,
di piacevoli e sereni
ma soprattutto
durezza e asperità.
Ne trovo tanti
tutt'intorno a me
ma non smetto
di sentirmi intero.
Allora, forse,
non sono miei.
Forse sono scie
di persone-comete
che mi sfrecciano intorno,
lasciando indietro
il loro carico,
la loro polvere di stelle.
O forse sono pezzi miei
dei pezzi in più
scivolati via
in qualche impatto cosmico .
Cani senza padrone.
Vecchi ricordi
che non mi apprtengono.
Vecchie ferite
ormai nascoste.
Aliene eppur così familiari.
Li raccoglierò
e ne farò un museo.
Li mostrerò
ne parlerò.
E poi...
si vedrà....
2 Comments:
pur essendo sempre noi, non siamo mai gli stessi e quel che ci appartiene oggi ci sarà estraneo domani
è la mutevolezza della vita.
ricordo che alle superiori avevo studiato un filosofo che paragonava la nostra essenza a quella di un fiume: il fiume è sempre quello ma in ogni istante non c'è una molecola che sia uguale a quelle dell'istante prededente o successivo!
anche se non ricordo chi fosse il filosofo ^^' quest'immagine mi si è scolpita nella mente...
Ricordo qualcosa anch'io....
Se non sbaglio si parlava di essere e divenire, quindi stiamo parlando di qualche filosofo dell'antichità.
In ogni caso è davvero un'associazione azzeccata la tua,
aggiunge altre cose su cui vale la pena riflettere e di cui io stesso ignoravo l'esistenza mentre davo forma ai miei pensieri.
Quella che si chiama interazione...
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